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[ESTRATTO]LE FATICHE DI APOLLO - LA TOMBA DEL TIRANNO

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view post Posted on 9/3/2019, 21:41
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LE FATICHE DI APOLLO
- La Tomba del Tiranno -
[FONTE ESTRATTO]

ESTRATTO da The Tyrant's Tomb di Rick Riordan

1.
Non c'è cibo
Meg si è mangiata tutto
Siete pregati di scendere dal mio carro funebre



Personalmente, ho un forte senso reverenziale nel restituire i corpi dei morti.
Sembra una semplice cortesia, dopo tutto. Un guerriero caduto in battaglia merita di ritornare tra la sua gente affinché possa ricevere dei riti funebri. Forse sono solo un po' all'antica - in fondo, ho più di quattromila anni - Ma trovo piuttosto scortese non dare il meritato rispetto ai cadaveri.
Achille, durante la Guerra di Troia, fu un vero porco; giusto per fare un esempio. Legò il corpo di un campione troiano di nome Ettore al suo carro, e se lo tirò dietro, trascinandolo intorno ai muri della città per giorni. Alla fine convinsi Zeus di costringere quel bulletto a restituire il corpo di Ettore ai suoi genitori, così che potesse venire decentemente cremato. Voglio dire, suvvia! Abbi un po' di rispetto per la gente che hai massacrato.
Per non parlare del corpo di Oliver Cromwell. Non ammiravo quell'uomo, ma non meritava di essere trattato così. Prima, gli inglese lo cremarono con tutti i riti del caso, poi decisero che lo odiavano e così ne recuperarono il cadavere per "giustiziarlo", e successivamente impalarono la sua testa su una picca lasciandolo lì per decadi. Alla fine, nel 1960, ho sussurrato all'orecchio di qualche personaggio influente, ordinandogli di rimuovere da lì quella cosa. Era uno spettacolo inquietante.
E venne il turno di Jason Grace, mio amico e fratellastro. Non c'era altro da fare, lo avrei dovuto scortare io personalmente fino al Campo Giove e fargli onore.
Non fu proprio una grande idea, dal momento che venimmo attaccati da ghouls per tutto il tragitto.
Il tramonto travolse la baia di San Francisco in un calderone di rame bollente mentre il nostro aereo privato atterrava all'aeroporto di Oakland. Il viaggio era stato in realtà un regalo di addio da parte della nostra amica Piper McLean e di suo padre, una star del cinema. (Tutti dovrebbero avere almeno un amico con un genitore che fa la star del cinema.)
In nostra attesa, accanto alla passerella, c'era un'altra sorpresa da parte dei McLean: un carro funebre nero e luccicante. Io e Meg McCaffrey ci sistemammo sull'asfalto cocente mentre l'equipaggio di terra spostava silenziosamente e con tutto il rispetto la bara di Jason dalla stiva del Cessna. La lucida cassa di mogano rifletteva la lieve luce della sera. I suoi perni in ottone brillavano di rosso. Odiai quanto fosse tutto così solenne e bello. La morte non dovrebbe mai essere vista in questa maniera.
Il team sistemò il tutto sul carro, poi trasferì i nostri bagagli sui sedili posteriori. Non avevamo portato molto con noi: solo lo zaino di Meg e il mio (cortesemente offerto dal Marco's Military Madness), il mio arco e il mio ukulele, e un paio di album da disegno e il diorama di Jason.
Firmai alcuni documenti, accettai le condoglianze dell'equipaggio e strinsi la mano ad uno degli impresario delle pompe funebri che mi diede le chiavi del carro funebre e se ne andò via.
Fissai le chiavi, poi Meg McCafrey, che era intenta a masticare la testa di un Swedish Fish.
L'aereo era stato rifornito di una mezza dozzina di queste piccole caramelle gommose di colore rosso. Beh, adesso ovviamente non lo era più. Meg si era dilettata a mangiarle a manate, facendo fuori interi ecosistemi di pesci gommosi.
"Dovrei guidare io?" supposi. "Un carro funebre?"
Meg si strinse nelle spalle. Durante il volo, se ne era stata tutto il tempo spaparanzata sui confortevoli sedili della Cessna, quindi i suoi capelli erano tutti scompigliati e appiattiti su un lato della testa. Una delle paillette era venuta via dai suoi occhiali a occhi di gatto e si era incastonata tra i suoi capelli.
Il resto di lei era egualmente discutibile: delle high-tops rosse ai piedi, dei leggings gialli, il vestito verde che aveva ricevuto in dono dalla madre di Percy Jackson. Intorno ai fianchi di Meg vi era un pezzo di antiquariato: la sua cintura da giardiniere, perché i figli di Demetra non uscivano mai di casa senza averne una con loro.
"Io non ce l'ho la patente," sentenziò lei, come se avessi avuto bisogno che mi ricordasse di essere controllato da una dodicenne. "Mi siedo davanti." Si arrampicò sul sedile del passeggero davanti. Io mi misi al volante. Presto fummo fuori dall'aeroporto e ci dirigemmo verso nord sulla I-880.
Ah, la Bay Area... ci avevo passato proprio dei bei momenti. La vasta landa geografica deformata era piena zeppa di persone e posti interessanti. Adoravo le colline verdi e dorate, la costa caratterizzata dalla nebbia, ponti e quartieri l'uno dietro l'altro, attraversati dai passeggeri della metropolitana nelle ore di punta.
Negli anni '50, avevo suonato con Dizzy Gillespie a Bop City nel Fillmore. Durante Summer of Love, avevo tenuto una jam session improvvisata al Golden Gate Park con i Grateful Dead. (Un bel gruppo di ragazzi, ma avevano davvero bisogno di quegli assoli da quindici minuti?) Negli anni '80 ero stato a Oakland con Stan Burrell — meglio conosciuto come MC Hammer — il pioniere del pop rap. Non posso rivendicare il merito per la musica di Stan, ma posso dire di avergli dato dei buoni consigli per quanto concerne la moda. Quei pantaloni a zampe in lamé dorato? Una mia idea. Non c'è di che, fashionisti.
La maggior parte della Bay Area mi riportò a galla dei bei ricordi. Ma mentre guidavo, non potei fare a meno di guardare a nord-ovest, verso la Marin County e l'oscura vetta del Monte Tamalpais. Noi dei conoscevamo il posto come Monte Otri, sede dei Titani. Anche se i nostri antichi nemici erano stati abbattuti, il loro palazzo distrutto, potevo ancora sentire la malvagia attrazione del luogo, come una calamita che cercava di estrarre del ferro dal mio sangue adesso mortale.
Feci del mio meglio per scacciare via quella sensazione. Avevamo altri problemi da affrontare. Inoltre, ci stavamo dirigendo nel territorio di Giove su quello stesso lato della baia. Avevo Meg a coprirmi le spalle. Stavo guidando un carro funebre. Che cosa sarebbe mai potuto andare storto?
La Nimitz Freeway si snodava attraverso le pianure dell'East Bay, oltrepassando magazzini e aree portuali, affiancando centri commerciali e file di bungalow fatiscenti. Alla nostra destra sorgeva il centro di Oakland, il suo piccolo agglomerato di grattacieli si innalzava di fronte al suo più conosciuto vicino di casa, San Francisco dall'altra parte della baia, come per proclamare che "Siamo Oakland! Anche noi esistiamo!"
Meg si mise comoda sul sedile, appoggiò le scarpe rosse sul cruscotto e aprì il finestrino.
"Mi piace questo posto," decretò.
"Siamo appena arrivati," feci notare. "Che cos'è che ti piace? I magazzini abbandonati? Quell'insegna di Bo's Chicken 'N' Waffles?"
"La natura."
"Il calcestruzzo conta come natura?"
"Ci sono anche degli alberi. Il profumo inebriante della fioritura delle piante d'eucalipto. Non è come..." Non aveva bisogno di finire la frase. Il tempo che avevamo passato nella California del Sud era stato segnato da temperature torride e siccità estrema a causa del magico Labirinto in Fiamme controllato da Caligola e dalla sua complice, la pazza maga Medea. Nella Bay Area non si riscontrava nessuno di questi problemi. Non al momento, perlomeno.
Avevamo ucciso Medea. Avevamo fatto estinguere il Labirinto in Fiamme. Avevamo liberato la Sibilla di Eritrea e portato sollievo ai mortali e agli spiriti della natura della California del sud.
Ma Caligola era ancora in vita. Lui e i suoi co-imperatori nel Triumvirato erano ancora intenti a controllare tutti i mezzi di profezia, a conquistare il mondo e a manipolare il futuro nel loro sadico immaginario. In questo momento, la flotta di malvagi yacht di lusso di Caligola si stava dirigendo verso San Francisco per attaccare il Campo di Giove. Potevo solo immaginare quale tipo di distruzione infernale avrebbe fatto ricadere l'imperatore su Oakland e sul Bo's Chicken 'N' Waffles.
Anche se in qualche modo eravamo riusciti a sconfiggere in parte il Triumvirato, c'era ancora l'oracolo più grande, quello di Delfi, sotto il controllo della mia vecchia nemesi: Pitone. Non avevo idea di come avrei mai potuto sconfiggerlo nella mia attuale forma di debole mortale di sedici anni. Ma a parte quello, andava tutto bene. L'eucalipto produceva proprio un buon profumo.
Meg si mise a giocherellare con i comandi per abbassare ed alzare il finestrino. "Sai come raggiungere il Campo Giove?" chiese.
"Ovviamente."
"Perché avevi detto lo stesso del Campo Mezzosangue."
"Ormai comunque siamo qui."
"Bloccati nel traffico."
"Ascolta, l'entrata del campo è più o meno da quelle parti." Indicai vagamente verso la cima delle Colline di Oakland. "C'è un passaggio segreto in un tunnel o qualcosa del genere."
"Qualcosa del genere?"
"Beh, non ho mai dovuto raggiungerlo in macchina," ammisi. "Di solito, mi bastava discendervi sopra con il mio carro del sole. Ma so che l'entrata principale deve trovarsi in un tunnel. Probabilmente troveremo qualcosa che la indichi."
Meg mi fulminò da sopra i suoi occhiali. "Sei il dio più stupido di sempre." Fece richiudere definitivamente il finestrino con un suono secco che mi fece sentire a disagio come il rumore prodotto da una lama a ghigliottina.
Svoltammo a ovest sulla Highway 24. La congestione diminuì mentre le colline si facevano sempre più vicine. Le corsie sopraelevate si liberavano tra quartieri tortuosi e alte conifere, case in stucco bianco si aggrappavano ai fianchi di burroni erbosi.
Un cartello stradale prometteva CALDECOTT TUNNEL ENTRANCE, 2 MI. Questo avrebbe dovuto confortarmi. Presto, avremmo attraversato i confini di Campo Giove in una valle molto sorvegliata, magicamente mimetizzata, dove un'intera legione romana avrebbe potuto proteggermi dalle mie preoccupazioni, almeno per un po'.
Allora perché sentii un brivido corrermi lungo la schiena?
C'era qualcosa che non andava. Mi resi conto che il disagio che avevo provato da quando eravamo sbarcati non poteva essere causato dalla remota minaccia perpetrata da Caligola, ma da qualcosa di più immediato e vicino... qualcosa di malevolo e in avvicinamento avvicinarsi.
Spostai lo sguardo sullo specchietto retrovisore. Attraverso le tende semitrasparenti del finestrino di dietro, vidi solamente il traffico. Ma poi, nella superficie levigata del coperchio della bara di Jason, colsi il riflesso del movimento di una sagoma scura appena fuori, come un oggetto di dimensioni umane avesse appena superato il lato dell'auto.
"Ehrm, Meg?" cercai di mantenere la mia voce ferma. "Hai per caso visto qualcosa di insolito dietro di noi?"
"Ad esempio?"
THUMP.
Il carro funebre sobbalzò come se fossimo stati attaccati a un rimorchio pieno di rottami metallici. Sopra la mia testa apparvero due impronte a forma di piede nel soffitto imbottito.
"Qualcosa è appena atterrato sul tettuccio," dedusse Meg.
"Grazie, Sherlock McCaffrey! Puoi pensarci tu?"
"Io? E come?"
Era una domanda fastidiosamente legittima. Meg poteva trasformare gli anelli che portata alle dita in malvagie spade d'oro, ma se le avesse azionate lì dentro, a distanza ravvicinata, a) non avrebbe avuto spazio per brandirle, e b) avrebbe potuto finire con l'impalare me e/o sé stessa per sbaglio.
Le impronte si fecero sempre più profonde nel tettuccio, emettendo preoccupanti scricchiolii. Dovevano appartenere ad una creatura immensamente pensate per poter affondare così in del metallo.
Un gemito mi ribollì in gola. Le mie mani tremavano sul volante. Avrei voluto raggiungere il mio arco e la mia faretra sul sedile posteriore, ma non avrei potuto usarli. Inoltre, guidare mentre si scoccano frecce è una pessima idea.
"Forse puoi aprire il finestrino," proposi a Meg. "Allungarti di sopra e chiedere di andarsene."
"Non credo proprio." (Che razza di testarda.) "E se provassi tu ad agitare un po' il volante per scollarcelo di dosso?"
Prima che potessi spiegare il perché fosse una pessima idea farlo mentre viaggiavamo ad una cinquantina di miglia orarie su un'autostrada, sentii un rumore simile a quello prodotto da una lattina di alluminio che si apriva e il sibilo dell'aria che penetrava attraverso il buco nel metallo. Un artiglio perforò il soffitto: un sudicio artiglio bianco delle dimensioni di un trapano. Poi un altro, ed un altro ancora, fino a quando la tappezzeria non fu costellata da dieci spuntoni bianchi, il numero che potesse giusto appartenere a due mani molto grandi.
"Meg?" Urlai. "Potresti—?"
Non so come avrei potuto finire quella frase. Proteggermi? Uccidere quella cosa? Controllare sulla posteriore per vedere se ho qualche mutanda di ricambio? Fui bruscamente interrotto dalla creatura che aprì il nostro tettuccio come fosse la scatola di un pacchetto regalo.
A fissarmi attraverso il buco frastagliato, c'era una figura umanoide avizzita e macabra. La sua pelle blu scuro luccicava luminosa, i suoi occhi erano due sfere bianche, i denti scoperti colavano di saliva. Intorno al suo busto era legato un perizoma di piume nere. L'odore che emetteva era più putrido di qualsiasi cassonetto — e credetemi, mi era capitato di finire dentro alcuni di questi nel corso della mia vita.
"CIBO!" Ululò.
"Uccidilo!" Urlai a Meg.
"Sterza!" Ribatté lei.
Un'altra delle tante cose fastidiose dell'essere inchiodato in un debole corpo mortale: ero il servo di Meg McCaffrey. Dovevo obbedire ai suoi comandi diretti. Così, quando aveva urlato di "sterzare", voltai con forza il volante verso destra. Il carro funebre reagì magnificamente: attraversò tre corsie di traffico, si diresse a tutta velocità attraverso la barriera di sicurezza e precipitò nel canyon sottostante.



Edited by Pandora_Key - 1/7/2019, 14:08

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Rick Riordan,
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LE FATICHE DI APOLLO


La Tomba del Tiranno


(Rick Riordan)


2.
Amico, non è per niente carino
Amico, hai appena provato a mangiare l'amico
Questo è il mio amico morto, amico.



Mi piacciono le macchine volanti. Ma le preferisco quando è l'auto ad essere effettivamente in grado di volare.
Mentre il carro funebre raggiungeva la gravità zero, avevo un paio di microsecondi per apprezzare il paesaggio sottostante: un delizioso laghetto bordato da alberi di eucalipto e sentieri, una piccola spiaggia sulla riva opposta, dove un gruppo di persone aveva organizzato dei picnic serali e si rilassava sulle coperte.
Oh, bene, pensò una piccola parte del mio cervello. Magari atterreremo in acqua.
Poi cademmo — non verso il lago, ma verso gli alberi.
Un suono che ricordava quello del do maggiore emesso da Luciano Pavarotti nel Don Giovanni fuoriuscì dalla mia gola. Le mie mani si incollarono al volante.
Mentre affondavamo nell'eucalipto, il ghoul si staccò dal nostro tettuccio, quasi come se i rami degli alberi lo avessero scacciato via intenzionalmente. Altri rami sembravano piegarsi intorno al carro funebre, rallentando la nostra caduta, facendoci scivolare da un frondoso ramo profumato a un altro, finché non toccammo il terreno con tutte e quattro le ruote con un tonfo stridente. Gli airbag scattarono, spingendomi la testa contro lo schienale. Il sapore del sangue mi punse la gola. Afferrai la maniglia della portiera, mi imposi tra l'airbag e il sedile, e mi sospinsi di lato fino a finire sul letto di erba fresca e morbida.
Sentii Meg vomitare da qualche parte nelle vicinanze. Almeno questo voleva dire che era ancora viva. A circa tre metri alla mia sinistra, l'acqua lambiva la riva del lago. Direttamente sopra di me, vicino alla cima del più grande albero di eucalipto, il nostro macabro amico blu stava ringhiando e contorcendo, intrappolato in una gabbia di rami.
Mi tirai faticosamente su a sedere. Il mio naso pulsava, dolorante. Il petto bruciava. "Meg?"
Lei barcollò fuori da dietro il carro funebre. I suoi occhiali erano storti, sicuramente vittime degli airbag. "Fai schifo a sterzare."
"Oh, miei dei!" protestai. "Mi hai ordinato tu di..." il mio cervello vacillò. "Aspetta. Come facciamo ad essere ancora vivi? Sei stata tu a far piegare i rami degli alberi?"
"Ovvio." Fece scattare le mani intorno alle due scimitarre dorate che si materializzarono nella sua presa. Li puntò nel terreno per riprendere l'equilibrio. "Non tratterranno quel mostro ancora a lungo. Stai pronto."
"Che?" strillai. "Aspetta. No. Non sono pronto!"
Mi tirai in piedi aggrappandomi alla portiera del guidatore.
Dall'altra parte del lago, le persone che prima facevano picnic del tutto tranquilli si erano alzate dalle loro coperte. Immagino che vedere un carro funebre cadere dal cielo avesse attirato la loro attenzione. La mia visuale era sfocata, ma c'era comunque qualcosa di strano in quel gruppo... uno di loro sembra indossare un'armatura. Un altro ancora sembrava avere le gambe da capra.
Anche se fossero stati amici, erano troppo lontani per poterci aiutare. Zoppicai fino a dietro al carro funebre e spalancai il bagagliaio. La bara di Jason sembrava al sicuro e protetta nella zona posteriore. Afferrai il mio arco e la faretra. Il mio ukulele era finito da qualche parte sotto agli airbag rigonfi. Avrei dovuto farne a meno.
Più avanti, la creatura ululò, frustato nella sua gabbia di rami.
Meg crollò a terra; la sua fronte era imperlata di sudore. Il demone si liberò e precipitò verso il basso, atterrando solo a pochi metri di distanza. Sperai che le gambe della creatura potessero rompersi in caso di impatto, ma non accadde. Bastarono pochi passi, i suoi piedi perforarono i crateri bagnati nell'erba, prima ancora che si raddrizzasse, mostrò i suoi denti bianchi e appuntiti.
"UCCIDERE E MANGIARE!" Urlò.
Che bella voce melodiosa. Il ghoul avrebbe potuto competere contro quasi tutti i gruppi di death metal norvegesi.
"Aspetta!" La mia voce era acuta. "Io-io ti conosco." Agitai il dito, come se ciò potesse far scattare la mia memoria. Stretto nell'altra mia mano, il mio arco tremò. Le frecce vibrarono nella mia faretra. "A-andiamo, mi verrà in mente!"
Il ghoul esitò. Ho sempre creduto che la maggior parte delle creature senzienti amasse essere riconosciuta; che siamo dèi, personaggi famosi o ghoul in un perizoma di piume d'avvoltoio. Fa piacere quando gli altri sanno chi siamo, dicano i nostri nomi, apprezzino le nostre esistenze.
Certo, stavo solo cercando di guadagnare tempo. Speravo che Meg potesse riprendere fiato, lanciarsi contro la creatura e farla a fettine. Al momento, però, non sembrava essere in grado di usare le sue spade se non come stampelle. Sapevo che controllare alberi giganteschi potesse essere stancante, ma onestamente, non avrebbe potuto aspettare di rimanere senza fiato fino a dopo aver ucciso il mostro in perizoma di piume?
Aspetta. Perizoma in piume avvoltoio... Diedi un'altra occhiata al ghoul: la sua strana pelle blu screziata, i suoi occhi lattiginosi, la bocca gigantesca e le piccole fessure delle narici. Puzzava di carne rancida...
"Io ti conosco," ricordai finalmente. "Sei un eurynomos."
Vi sfido a provare a dire 'sei un eurynomos' quando avete la gola in fiamme e il vostro corpo sta tremando dal terrore, e siete stati appena colpiti in faccia dall'airbag di un carro funebre.
Le labbra del ghoul si arricciarono. File argentee di saliva gocciolarono lungo il suo mento. "SÌ! IL CIBO HA DETTO IL MIO NOME!"
"M-ma sei un divoratore di cadaveri!" Protestai. "Dovresti essere negli Inferi, a lavorare per l'Ade!"
Il ghoul inclinò la testa come se cercasse di ricordare le parole inferi e Ade. Non sembrava che gli piacessero tanto quanto uccidere e mangiare.
"ADE MI DA SOLO CARNE VECCHIA!" Urlò. "IL PADRONE MI DÀ QUELLA FRESCA!"
"Il padrone?"
"IL PADRONE!"
Desiderai davvero che Perizzoma di Avvoltoi non urlasse. Non aveva orecchie in vista, quindi forse aveva uno scarso controllo del volume. O forse voleva solo spruzzare la saliva in un raggio il più ampio possibile.
"Se vuoi dire Caligola," mi azzardai, "sono sicuro che ti ha fatto promesse di ogni genere, ma posso dirti, che Caligola non è..."
“AH! ALIMENTO STUPIDO! CALIGOLA NON È IL PADRONE!"
"Non è il tuo padrone?"
"NON IL PADRONE!"
"MEG!" Ho urlai. Ugh. Ora lo stavo facendo anch'io.
"Sì?" Ansimò Meg. Sembrava feroce e bellicosa mentre si avvicinava lentamente a me aiutandosi con le spade come se fossero state stampelle. "Dammi... un minuto.“
Era chiaro che non avrebbe preso l'iniziativa in questa particolare lotta. Se avessi lasciato che Perizoma di Avvoltoi si avvicinasse a lei, l'avrebbe sicuramente uccisa, e trovai quell'idea al 95% inaccettabile.
"Beh, eurynomos," dissi, "chiunque sia il tuo padrone, non ucciderai né mangerai nessuno oggi!"
Recuperai una freccia dalla mia faretra. La incoccai nel mio arco e presi la mira, così come avevo fatto letteralmente milioni di volte prima, ma non fu allo stesso modo impressionante con le mani e le ginocchia che ondeggiavano.
Il che ci porta alla domanda: perché i mortali tremano quando erano spaventati? Sembra una cosa così controproducente. Se avessi creato io gli umani, avrei dato loro durante i momenti di terrore una ferrea determinazione e una forza sovrumana.
Il ghoul sibilò, spruzzando saliva.
"PRESTO L'ARMATA DEL padrone PROSPERERÀ DI NUOVO!" Muggì. "FINIREMO IL LAVORO! SBRINDELLERÒ IL CIBO FINO ALLE OSSA, E IL CIBO SI UNIRÀ A NOI!"
Il cibo si unirà a noi? Mi ricordai perché Ade amava così tanto questi eurynomoi. Il minimo taglio di uno dei loro artigli avrebbe causato una malattia devastante nei mortali. E quando quei mortali sarebbero morti, sarebbero risuscitati come ciò che i greci chiamavano vrykolakas — meglio conosciuti nel linguaggio televisivo come zombi.
E non era la parte peggiore. Se un eurynomos fosse riuscito a divorare la carne di un cadavere fino alle ossa, il suo scheletro si sarebbe potuto rianimare e divenire ancora più feroce, più forte di qualsiasi guerriero non morto. Molti di loro fungevano da guardie del palazzo d'élite di Ade; lavoro per il quale non volevo candidarmi.
"Meg?" Tenni la mia freccia puntata verso petto del demone. "Stai indietro. Non lasciare che questo coso ti graffi."
"Ma—"
"Per favore," supplicai. "Per una volta, fidati di me."
Perizoma di Avvoltoi ringhiò "IL CIBO PARLA TROPPO! FAME!"
Corse verso di me. Io scoccai la freccia. Quest'ultima, trovò il suo bersaglio — il centro del petto del demone — ma rimbalzò via. La punta di bronzo celeste doveva avergli comunque fatto male, almeno. Il ghoul guaì e si fermò seduta stante. Una ferita gli si aprì nel punto in cui era stato colpito. Ma il mostro era ancora vivo. Forse avrei potuto scagliargli contro altri venti o trenta colpi nello stesso identico punto, avrei potuto fargli dei danni più ingenti.
Con mai tremanti, incoccai un'altra freccia. "Q-quello era solo un avvertimento!" bluffai. "La prossima ti ucciderà!"
Perizoma di Avvoltoi emise un gorgoglio profondo.
Sperai fosse un rantolo di morte ritardato. Poi capii che stava solamente ridendo. "VUOI CHE ASSAGGI ALTRO CIBO, PRIMA? CHE TI TENGA PER DESSERT?"
Fece scattare i suoi artigli, gesticolando verso il carro funebre.
Non capii. Forse mi rifiutai di farlo. Voleva forse mangiare gli airbag? La tappezzeria dell'auto?
Meg comprese prima di me. Urlò di rabbia.
La creatura si nutriva di morti. E noi stavamo guidando un carro funebre.
"NO!" gridò Meg. "Lascialo stare!" Si sporse in avanti, sollevando le spade, ma non era in grado di affrontare il demone. La spinsi da parte, mettendomi tra lei e la creatura, e scoccai ancora e ancora le mie frecce.
Queste continuarono a scontrarsi nella pelle blu della creatura, lasciandogli ferite fumanti, fastidiosamente non letali. Perizoma di Avvoltoi barcollò verso di me, ringhiando di dolore, il corpo che si contraeva dopo ogni colpo.
Era a quasi un metro di distanza. Altri due passi, e i suoi artigli mi avrebbero ridotto a brandelli la faccia.
Da qualche parte dietro di me, una voce femminile gridò: "HEY!"
Quello distrasse Perizoma di Avvoltoi il tempo sufficiente per farmi crollare coraggiosamente a sedere. Mi trascinai velocemente fuori dalla portata degli artigli del ghoul.
Perizoma di Avvoltoi batté le palpebre, confuso dal suo nuovo pubblico. A una decina di metri di distanza, un assortimento di fauni e di driadi, forse una dozzina in totale, tentavano di nascondersi dietro ad una giovane donna dai capelli rosa con un'armatura legionaria romana.
La ragazza armeggiò con una specie di arma da fuoco. Oh, cielo. Era una manuballista. Una balestra pesante romana. Quelle cose erano orribili. Lente. Potenti. Notoriamente inaffidabili. Il colpo era pronto. Alzò la canna, le mani tremanti come le mie.
Nel frattempo, alla mia sinistra, Meg gemeva nell'erba, cercando di rimettersi in piedi. "Mi hai spinto," si lamentò, probabilmente intendendo dire: grazie, Apollo, per avermi salvato la vita.
La ragazza dai capelli rosa sollevò la sua manuballista. Con le sue gambe lunghe e traballanti, mi ricordò una piccola giraffa. "A-allontanati da loro," ordinò al demone.
Perizoma di Avvoltoi rispose con una serie di sibili e sputi. "ALTRO CIBO! VI UNIRETE TUTTI AL RE DEI MORTI!"
"Amico," Uno dei fauni si grattò nervosamente la pancia sotto la maglietta che riportava la scritta PEOPLE'S REPUBLIC OF BERKELEY. "Non è per niente carino."
"Per niente," riecheggiarono alcuni dei suoi amici.
"NON PUOI OPPORTI, ROMANO!" Ringhiò il demone. "HO GIÀ MANGIATO LA CARNE DEI TUOI COMPAGNI! ALLA LUNA DEL SANGUE, VI UNIRETE TUTTI A LORO—"
THWUNK.
Un dardo di balestra d'oro imperiale si materializzò nel centro del petto di Perizoma di Avvoltoi. Gli occhi lattiginosi del ghoul si allargarono per la sorpresa. Il legionario romano sembrava altrettanto sbalordito.
"Amica, lo hai colpito," disse uno dei fauni, come se ciò offendesse la sua sensibilità.
Il ghoul si sbriciolò in una nube di polvere e piume. Il proiettile ricadde a terra.
Meg zoppicò al mio fianco. "Vedi? È così che avresti dovuto ucciderlo. "
"Oh, stai zitta," brontolai.
Ci voltammo verso i nostri improbabili salvatori.
La ragazza dai capelli rosa corrugò la fronte verso il mucchio di polvere, il suo mento tremava come se stesse per mettersi a piangere. Mormorò: "Odio quelle cose."
"N-ne hai già affrontati prima?" Chiedi.
Mi guardò come se fosse una domanda insulsa e stupida.
Uno dei fauni le diede una gomitata. "Lavinia, amica, chiedi chi sono questi ragazzi."
"Uhm, giusto." Lavinia si schiarì la voce. "Chi siete?"
Mi alzai in piedi, cercando di recuperare un po' di calma. "Io sono Apollo. Questa è Meg. Grazie per averci salvato."
Lavinia mi fissò. "Apollo, come—"
"È una lunga storia. Stavamo trasportando il corpo del nostro amico, Jason Grace, al Campo Giove per essere sepolto. Potete aiutarci?"
La bocca di Lavinia era spalancata. "Jason Grace... è morto?"
Prima che potessi rispondere, da qualche parte sull'autostrada 24 arrivò un gemito di rabbia e angoscia.
"Ehm, ehi," disse uno dei fauni, "quei ghoul di solito non cacciano in coppia?"
Lavinia deglutì. "Già. Vi condurremo all'accampamento. Poi potremo parlare di" — fece un gesto preoccupato al carro funebre — "chi è morto e perché."



Edited by Pandora_Key - 28/9/2019, 20:12
 
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view post Posted on 24/9/2019, 22:37
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TRADOTTI DA ME IN MANIERA AMATORIALE
(ovvero, male).

Per leggere la mia traduzione del libro è necessario
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Approfitto dello spazio dell'Estratto per sfruttarlo come discussione per i commenti al libro.

Chiunque voglia condividere i suoi pensieri è il benvenuto!

Basta che si segua una semplice regola per una lieta convivenza:

Evitare Spoiler troppo specifici. Nel caso si debbano fare, è necessario segnalarli anticipatamente in modo che nessuno rischi di rovinarsi l'esperienza nel caso non voglia riceverne.
[Ps. scopri come farlo in maniera davvero PRO grazie all'articolo che trovi CLICCANDO QUI!]


Per il resto, fatemi/ci sapere cosa ne pensate (che sia negativo o positivo - cerchiamo di rispettare tutti i pareri ed i punti di vista).

Edited by Pandora_Key - 29/9/2019, 01:52
 
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Ciao, potrei avere il pdf in inglese della Tomba Del Tiranno?
Grazie
 
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CITAZIONE (Nello Not @ 18/10/2019, 10:19) 
Ciao, potrei avere il pdf in inglese della Tomba Del Tiranno?
Grazie

Ciao,
I pdf possono essere richiesti nella sezione BIBLIOTECA, dove c'è un topic apposito per richiedere il download dei PDF a cui si è interessati.
Per accedere alla sezione è necessario auto-abilitarsi al gruppo dei TOPini.

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view post Posted on 31/10/2019, 20:12

Dolcino

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Oddio
Finito oggi il libro
Grazie mille!
Quando l'ho iniziato è stato un colpo ripensare alla morte di Jason
E
credevo davvero che fosse morto anche Frank. Sarebbe stato un colpo ancora peggiore

Ora in attesa della sorpresa durante le vacanze di natale e poi il quinto volume nel 2020!
 
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view post Posted on 1/11/2019, 00:27
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CITAZIONE (megcola @ 31/10/2019, 20:12) 
credevo davvero che fosse morto anche Frank. Sarebbe stato un colpo ancora peggiore

:PattaPatta:
Io pure lo temevo.




CITAZIONE (megcola @ 31/10/2019, 20:12) 
Ora in attesa della sorpresa durante le vacanze di natale e poi il quinto volume nel 2020!

Sto già iniziando a lavorarci. (ノ・o・)ノ♡
Spero di fare in tempo!
Poi, verso Maggio, dovrebbe uscire anche "Camp Jupiter Classified", ma sinceramente non credo di riuscire a proporlo come traduzione per via di impegni personali. Ma, chissà, vedremo...




Detto questo, lascio un mio piccolo pensiero su questo volume:

╔═════════════════════════════════════════════════════════╗

Non so se ho apprezzato a pieno questo volume. Sinceramente, mi aspettavo un po' di più per quanto riguarda la partecipazione alla storia di certi personaggi.

Il punto forte di questa saga, penso rimangano ancora una volta i 'nemici'. Non mi riferisco a questo giro agli Imperatori, che sono passati un po' in secondo luogo rispetto ad altri personaggi che ci permettono di conoscere meglio un po' della mitologia, legata alla figura di Apollo e non, che non vi era stata ancora occasione di scoprire. Una delle cose che apprezzo di più degli scritti di Riordan è proprio il fatto che sfrutta informazioni e dettagli che vogliono anche dare una qualche nozione di storia.

Tuttavia, rispetto alle precedenti saghe, come Percy Jackson o Eroi dell'Olimpo, trovo che ultimamente non tutti i personaggi non vengano sfruttati proprio appieno, nonostante si cerchi comunque di creare per ognuno un certo spessore.

Nel complesso: è un volume gradevole, ma per quanto mi riguarda non mi è sembrato il migliore di questa saga.

╚═════════════════════════════════════════════════════════╝
 
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view post Posted on 1/11/2019, 01:13

Dolcino

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😍 attendo con ansia!
Sì non è neanche il mio preferito ma comunque carino :)
Riordan sempre molto moderno
 
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view post Posted on 3/11/2019, 13:22

Dolcino

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appena finito di leggere...

ho sentimenti contrastanti

ho apprezzato veramente il lavoro meticoloso di ricerca di rick
cos comeì la storia d'amore tra harpocrate e la sibilla(gran bella trovata)


ma ho trovato scialbi la trama e il personaggio di lavinia
ho una certa impressione che la'utore si sia un po' pentito di aver progettato di scrivere 5 libri e che la cosa poteva risolversi in 3 libri come magnus chase perchè, in fondo, sono due iprotagonisti e il loro percorso di formazione lo ritengo un po' troppo tirato per le lunghe

Edited by Pandora_Key - 3/11/2019, 23:32
 
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view post Posted on 3/11/2019, 23:41
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Rettifico: Attenzione se si deve fare spoiler! (sia riferimenti ad avvenimenti che su personaggi che non sono stati enunciati in anteprima, deve sempre essere segnalata la presenza di eventuali spoiler). Grazie.

Anche io ho avuto l'impressione che questo libro sia stato più che altro un capitolo riempitivo, giusto per arrivare poi al prossimo.
Lavinia a me è piaciuta anche abbastanza (almeno si è rivelata utile ai fini della trama, a differenza di altri personaggi che avrebbero potuto benissimo essere sostituiti cof-cof-Reyna-cof-cof) anche se, sì si sarebbe potuta approfondire di più la questione. L'unico personaggio che, a parer mio, è stato effettivamente elaborato bene è stato Frank. Gli altri... insomma.
Il tempo ci sarebbe stato tutto, dal momento che il libro è slittato di scadenza (i capitoli precedenti erano usciti in primavera, mentre questo è slittato al posto di Magnus Chase in Autunno) e il volume contiene tra l'altro meno pagine rispetto ai predecessori.
Un po' di delusione c'è decisamente stata.
 
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view post Posted on 5/11/2019, 12:49

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CITAZIONE (Pandora_Key @ 3/11/2019, 23:41) 
Rettifico: Attenzione se si deve fare spoiler! (sia riferimenti ad avvenimenti che su personaggi che non sono stati enunciati in anteprima, deve sempre essere segnalata la presenza di eventuali spoiler). Grazie.

Anche io ho avuto l'impressione che questo libro sia stato più che altro un capitolo riempitivo, giusto per arrivare poi al prossimo.
Lavinia a me è piaciuta anche abbastanza (almeno si è rivelata utile ai fini della trama, a differenza di altri personaggi che avrebbero potuto benissimo essere sostituiti cof-cof-Reyna-cof-cof) anche se, sì si sarebbe potuta approfondire di più la questione. L'unico personaggio che, a parer mio, è stato effettivamente elaborato bene è stato Frank. Gli altri... insomma.
Il tempo ci sarebbe stato tutto, dal momento che il libro è slittato di scadenza (i capitoli precedenti erano usciti in primavera, mentre questo è slittato al posto di Magnus Chase in Autunno) e il volume contiene tra l'altro meno pagine rispetto ai predecessori.
Un po' di delusione c'è decisamente stata.

ops..scusa per lo spoiler!

tu hai sempre avuto un'antipatia per reyna...
 
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view post Posted on 5/11/2019, 13:17
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Reyna è il mio personaggio preferito assieme a Nico.
Mi dispiace solo che non sia stata sfruttata quanto avrebbe potuto per questo volume. Alla fine il suo contributo nella missione di Apollo è stato ben poco.

Voglio dire, togli l'elemento delle catene infrangibili, o inserisci un altro personaggio super potente o un oggetto magico in grado di spezzarle, e Reyna poteva benissimo non partecipare alla missione.
Appena chiusa la questione di Apollo, si è trovato un sotterfugio per toglierla di scena a caso.

Sembra quasi sia stata inserita così tanto per chiudere il suo arco narrativo con Venere, poi per il resto non ha apportato particolarmente utilità alla storia. Inoltre, non ho apprezzato il suo finale, dove pur di dichiarare che è libera di non stare con nessuno se vuole debba per forza unirsi alle Cacciatrici... poteva decidere di starsene single pur mantenendo il suo ruolo di Pretore, o per lo meno giustificare meglio questa sua scelta. Per quanto mi riguarda: "ogni volta affronto un'esperienza, mi stufo e cambio perché nel profondo sono una persona volubile" non sta tanto in piedi sul personaggio di Reyna.
 
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view post Posted on 5/11/2019, 23:07

Dolcino

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CITAZIONE (Pandora_Key @ 5/11/2019, 13:17) 
Reyna è il mio personaggio preferito assieme a Nico.
Mi dispiace solo che non sia stata sfruttata quanto avrebbe potuto per questo volume. Alla fine il suo contributo nella missione di Apollo è stato ben poco.

Voglio dire, togli l'elemento delle catene infrangibili, o inserisci un altro personaggio super potente o un oggetto magico in grado di spezzarle, e Reyna poteva benissimo non partecipare alla missione.
Appena chiusa la questione di Apollo, si è trovato un sotterfugio per toglierla di scena a caso.

Sembra quasi sia stata inserita così tanto per chiudere il suo arco narrativo con Venere, poi per il resto non ha apportato particolarmente utilità alla storia. Inoltre, non ho apprezzato il suo finale, dove pur di dichiarare che è libera di non stare con nessuno se vuole debba per forza unirsi alle Cacciatrici... poteva decidere di starsene single pur mantenendo il suo ruolo di Pretore, o per lo meno giustificare meglio questa sua scelta. Per quanto mi riguarda: "ogni volta affronto un'esperienza, mi stufo e cambio perché nel profondo sono una persona volubile" non sta tanto in piedi sul personaggio di Reyna.

ricordavo male...scusa!

ma per caso rick ha fatto sapere i suoi progetti futuri dopo la conclusione di questa saga???
 
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view post Posted on 6/11/2019, 14:05
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Al momento non mi pare abbia rilasciato informazioni su eventuali progetti editoriali futuri, se non il continuare a promuovere la serie di "Rick Riordan Presents".
 
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view post Posted on 6/11/2019, 17:48

Dolcino

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CITAZIONE (Pandora_Key @ 6/11/2019, 14:05) 
Al momento non mi pare abbia rilasciato informazioni su eventuali progetti editoriali futuri, se non il continuare a promuovere la serie di "Rick Riordan Presents".

si, mi sono messo a sfruculiare il suo sito e la pagina twitter...

pubblicizza tantissimo autori emrgenti!
vuoi una mia impressione? secondo me, le avventure con la mitologia greco/latina sono finite con apollo
ha scritto 15 libri
con i molteplici punti di vista tra semidei e dei....
il prodotto mi pare abbastanza usurato
 
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18 replies since 9/3/2019, 21:41   4,278 views
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