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[PJO] Capitolo eliminato da 'IL LADRO DI FULMINI', [TRADUZIONE ITA]

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view post Posted on 15/10/2017, 20:38
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PERCY JACKSON AND THE LIGHTNING THIEF
(Rick Riordan)

Capitolo Eliminato da 'IL LADRO DI FULMINI'

 

BACIO QUALCOSA DI DISGUSTOSO.


Quando tutti tornarono al loro posto ed ebbero finito di mangiare i loro pasti, Chirone batté di nuovo lo zoccolo per ottenere di nuovo la nostra attenzione.
Il signor D. si alzò sbuffando. "Sì, credo che sia meglio salutare voi marmocchi. Beh, ciao. Il nostro direttore delle attività, Chirone, dice che la prossima caccia-alla-bandiera si terrà questo venerdì. L'alloro è attualmente detenuto dalla Cabina Cinque."
Un gruppo di ragazzi al tavolo di Ares si alzò per esultare.
"Personalmente," continuò il signor D. "Non che mi importi, ma congratulazioni. Inoltre, dovrei comunicarvi che oggi si è unito a noi un nuovo campeggiatore. Peter Johnson."
Chirone gli sussurrò qualcosa all'orecchio.
"Ehrm, Percy Jackson," si corresse il signor D. "Giusto. Evviva, e tutto il resto. Ora che abbiamo seguito questa stupida tradizione del dare il benvenuto, andiamo avanti."
La Cabina Undici iniziò a fare il tifo, dare delle martellate sul tavolo e facendo una serie di gesti con le mani che compresi come un:
'Mezzo-sangue, mezzo-sangue, blah-blah-blah.
Blah-blah-blah, di chi figlio sei?
Gettalo, gettalo, benvenuto al campo.
Nessuno è un mezzosangue finché non viene bagnato!'

Poi cambiarono tempo e tutti nel padiglione iniziarono a tamburellare i pugni sui tavoli:
'Ohhhhhhhh---
Percy bacia il cinghiale! Percy bacia il cinghiale!
Percy bacia il cinghiale! Percy bacia il cinghiale!'

I ragazzi più grossi della Cabina undici mi afferrarono e mi sollevarono sopra le teste. Mi agitai un po' all'inizio, ma poi mi resi conto che non vi era un vero e proprio motivo per farlo, così lasciai che mi conducessero giù alle cabine, nel mentre tutti gli altri campeggiatori ridevano, esultavano e si spintonavano tra loro.
Giungemmo alla Cabina di Clarisse, quella con un cinghiale imbalsamato sopra la porta. Luke mi sollevò sulle spalle in modo che potessi raggiungerlo.
"Avanti, Percy!" esclamò. "Dagli un grosso bacio sul muso!"
Quel coso era disgustoso - ammuffito, puzzolente e brutto oltre ogni immaginazione. Il muso era tutto distrutto e sporco.
"Percy bacia il cinghiale! Percy bacia il cinghiale!" insistettero tutti gli altri.
Prima che potessi pensarci troppo, baciai il naso del cinghiale.
I campeggiatori emisero un boato di approvazione, e io mi sentii... strano, come se fossi stato appena accettato. Non riuscivo a ricordare l'ultima volta che qualcuno avesse tifato per me, sopratutto non un centinaio di persone, satiri e ninfe dei boschi.
Prima che potessi iniziare a rincuorarmi e sentirmi al sicuro, o che potessi anche solo pulirmi dalla sporcizia del muso dalla faccia, la bocca del cinghiale si spalancò e mi ruttò dritto in faccia. Tutti scoppiarono a ridere. Era stato tutto uno scherzo - un cinghiale fittizio.
Iniziarono tutti a canticchiare di nuovo: 'Gettalo! Gettalo!'
I ragazzi mi portarono di nuovo fino al lago delle canoe.
Compresi quello che sarebbe successo, ma non ero preoccupato di finire bagnato. Stavo pensando: Ti prego, fa che non succeda come nel bagno. Non bagnare tutti questa volta.
Alla fine non ebbi bisogno di preoccuparmi. Caddi dritto dentro l'acqua - Sploosh! - e fino in fondo.
Quando tornai di sopra ansimando, tutti applaudirono. Luke e alcuni altri ragazzi mi aiutarono ad uscire dal'acqua dandomi alcune pacche sulla schiena.
Ci dirigemmo poi verso l'anfiteatro, dove la cabina di Apollo aveva sistemato il karaoke. Cantammo le canzoni del campo e mangiammo gli s'mores scherzando, e il fatto curioso è che, sentii che nessuno stava più a fissarmi. Mi sentivo come se fossi a casa.
Più tardi quella sera, quando le scintille del fuoco si furono del tutto spente, il corno risuonò ancora, e tutti tornammo alle nostre cabine. non mi resi conto di quanto fossi esausto fino a quando non crollai dentro il mio sacco a pelo.
Le mie dita si rispiegarono sul corno del Minotauro. Pensai per un attimo a mia madre, ma a dei pensieri belli - al suo sorriso, alle fiabe della buonanotte che mi leggeva quando ero piccolo.
Quando chiusi gli occhi, mi addormentai all'istante.
E questo era il mio primo giorno al Campo Mezzosangue.
Vorrei aver saputo come mi sarei velocemente abituato alla mia nuova casa.

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